Sarà portato a termine il progetto per restituire alla fruizione pubblica la Ferriera Papini di Maresca, una delle più antiche strutture manifatturiere della nostra montagna e, più in generale, di tutta la Toscana.
L’intervento sarà possibile grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che finanzierà i lavori con un contributo di 80.000 euro, pari a circa la metà del costo complessivo del progetto.
Il restauro, curato dall'arch. Alberto Santiloni, era già stato avviato nel 2014, grazie a un piccolo finanziamento europeo sul Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 – Misura 421, al quale si erano aggiunte altre risorse di Provincia di Pistoia, Comune di San Marcello Pistoiese ed Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
La disponibilità finanziaria, tuttavia, non era sufficiente a recuperare per intero l'immobile e il primo stralcio dei lavori era stato indirizzato sulla messa in sicurezza di una sola porzione dell’edificio, mentre, per poter completare l'intervento, necessitavano ulteriori risorse.
A tal fine, l’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese si era attivata presentando domanda alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia nell’ambito del Bando Annuale 2014.La Ferriera Papini di Maresca, attestata fin dal XV secolo, costituisce un’importantissima testimonianza per la storia della lavorazione del ferro in Toscana. In epoca granducale, infatti, la
Montagna Pistoiese, grazie alla ricchezza di boschi e acque, divenne il primo polo siderurgico dello Stato Mediceo, dove la ferraccia, proveniente dall’Isola d’Elba, veniva lavorata.
Acquistata nel 1561 dalla Magona Granducale, la Ferriera ha lavorato fino agli anni ’90 dello scorso secolo e custodisce ancora al suo interno antichi macchinari idraulici e meccanici.
In virtù della sua storia, nel 1995, è stata vincolata dalla Soprintendenza come bene di rilevante interesse culturale.
A causa dei lunghi anni di abbandono, infatti, la Ferriera versava in cattive condizioni conservative che riguardavano soprattutto le coperture, puntellate in più punti, ma anche i manufatti custoditi al suo interno, nonché i macchinari a energia idraulica ancora presenti e visibili negli antichi locali.
La Ferriera, una volta restaurata, sarà proposta come meta di visita alle scuole e ai gruppi organizzati, unitamente a tutto il percorso del ferro dell'Ecomuseo, che comprende anche il museo di Pontepetri, il limitrofo giardino didattico (dove sono state ricostruite a scopo dimostrativo due grandi ruote di legno, una da mulino e una verticale azionate dall'energia idraulica) e il percorso trekking da Pontepetri a Campotizzoro, lungo il torrente Maresca; il sentiero fiancheggia la gora di derivazione dell'acqua ed è attrezzato con area pic-nic con tavoli, panche e punti per accendere il fuoco.
Il percorso trekking si sviluppa anche nella direzione opposta, da Pontepetri verso Le Piastre, percorrendo un tracciato esclusivamente pedonale, nel bosco e lontano dal traffico automobilistico; tocca due esercizi pubblici, come il ristorante delle Panche e la pizzeria delle Vecchie Ghiacciaie; raggiunge la Ghiacciaia della Madonnina e infine il paese delle Piastre. Entrambi i sentieri, del ferro e del ghiaccio, sono liberamente percorribili, sia a piedi che in mountain-bike.